Il Csk non ha potuto organizzare la tradizionale manifestazione a Busto, ma ha aderito a Camminata Rosa. Atlete in cammino nei luoghi simbolo di Sacconago per tenere viva la tradizione
La pandemia non ferma Karate Donna a Busto Arsizio: o meglio ci sono modi di vivere questo momento rispettando tutte le regole. Così è vero, il Csk non ha potuto organizzare la manifestazione nata nel 1989 e tutte le iniziative ad essa collegate: dal trofeo ai convegni e alle iniziative indirizzate alla sicurezza e per sensibilizzare tutti uomini e donne sui temi di parità di generi. Ma ha partecipato alla Camminata Rosa, una iniziativa che da alcuni anni viene promossa da Uisp Brescia e quest'anno ripresa dalla società sinaghina.
Una cinquantina di donne del Csk hanno aderito, con le ulteriori limitazioni degli ultimi giorni che hanno portato a riorganizzare tutto: prevalentemente da sole o in micro gruppi nel pieno rispetto delle normative vigenti ma dandosi appuntamento virtuale e con indicazioni di orario (ore 10) nei luoghi simbolo (Sacconago, un quartiere con le sue problematiche di periferia) e con l'obbligo di inviare una foto con la maglia rosa dell'iniziativa.
Incroci a distanza ci sono stati nelle sedi del Csk, dalla nuova sede di via Magenta 84, "La casa dello sport per tutti" ancora da inaugurare alle scuola Ada Negri e Pieve di Cadore: qui omaggio alla targa intitolata a Jairo (Guillen Vieira un bimbo che è volato in cielo a causa di un incidente stradale). Poi ovviamente la Chiesa Vecchia e la Chiesa nuova di Sacconago, ma anche l'area del vecchio oratorio che aspetta sempre una destinazione decorosa, ricorda la società.
Al parco dei Marinai l'incontro tra la meno giovane dei praticanti del gruppo Evergreen Gabriella con la maglia rosa dell'iniziativa e la giovane Cintura rosa Alice campionessa di domani, giusto per ribadire le nostre linee guida: dallo sport al sociale, conclude il Csk.
Articolo tratto dal sito www.informazioneonline